Ascoltare la Primavera in arrivo con i suoi canti di uccelli che organizzano il cielo per gli stormi di imminenti spostamenti: sembra davvero un cantiere dove i lavori vanno portati a termine entro una certa data perchè tutto deve essere perfetto per l'inizio della nuova e bella stagione. I cinguettii sono diversi, addirittura le note diverse da quelle del giorno prima: meno cupe e monotone, più gioiose e descrittive di un qualcosa che nuovamente nasce: è un'altra musica come è diversa la luce che irrompe nelle stanze e le invade del calore e della speranza di una stagione bellissima. Con pochi gesti le fatiche del freddo e del buio appaiono oramai ricordi sbiaditi e l'energia si rinnova nell' aria pulita sfornata da alberi e piante che promettono verde meravigliosamente accogliente e speranzoso. I cassetti con la biancheria profumata di vento e di quei panni stesi come ad assicurarsi quel tanto di nuovo sole per i giorni in cui staranno chiusi in attesa di essere riutilizzati. Ascoltare il soffio del vento che abbassa la guardia gelida e diviene brezza gradevole che invita ad uscire di casa e a spolverarsi di dosso i residui pulciosi della stagione faticosa e notturna appena trascorsa. E' vero, i colori sono luce, soltanto luce ma anche intenso e profondo punto di vista. Decidiamo noi cosa siamo e come vogliamo vedere. L' energia della Primavera aspetta di essere accolta e tutto può cambiare: può finire una guerra, una pandemia e tutto quello che attanaglia l'uomo: l' oscurità. Se ne va il freddo e la Primavera contagia i sorrisi, fa concrete le speranze, dipinge di fiori e pittura profumata le stanze, strizza le menti e ne fa sgocciolare via i pensieri intossicati. La Primavera, in cui se vuoi tutto si presenta più chiaro e limpido sa farti cogliere la soluzione dentro di te e Lei, con la sua luce allegra, arriva per farti stare meglio. E' il "Via" della Natura, l'ennesima occasione per ricominciare. Ascolta la Primavera, in queste giornate di prova si possono cogliere tantissimi segnali e tradurli in buona energia. Dovremmo noi uomini imparare a rinascere spesso, a ricominciare tutto ogni volta che si può. A metterci in discussione. La Natura che è la creatura perfetta non ha la pretesa di rimanere sempre uguale a se stessa con buoni o cattivi propositi: ricomincia ogni volta il suo ciclo comunque vada: è qui, davanti ai nostri occhi, da sempre calpestata, offesa e neppure serba rancore. Ci fa continuamente vedere come ricominciare daccapo e senza neppure ostentare quell'invadenza di chi vuole insegnare qualcosa a qualcuno ad ogni costo.
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Conviene fregarlo il tempo, non dargli importanza e anche quando vorrebbe presentare il conto, dirgli di ripassare. Perciò siediti, rilassati e inizia a leggere.
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Da te si impara solo respirandoti accanto.