La tua auto è parcheggiata li come sempre. E' dura pensare che non si muoverà più per mano tua. Tutto è innaturale, l'aria è ferma nonostante marzo abbia preso il posto di maggio. Fa freddo. Fa un freddo cane innaturale e pauroso come è pauroso che tu non ci sei più. La mia casa è scoperchiata. La nostra casa, quella di una grande comunità, forse troppo grande per le tue forti spalle e il tuo debole cuore. Sento scuotermi il terreno come solo la sensazione di un terremoto sa dare. Mi tremano le gambe e la nebbia si impadronisce dei miei occhi e della mia testa.
Non sono mai stato un "cliente assiduo" ma ogni volta che salivo su per venirti a trovare tornavo sempre a casa con delle risposte anche se ero partito senza domande. Se la settimana era stata difficile ecco che tu sembravi saperlo e, nell'omelia, mi prendevi l'anima e me la rivoltavi. Quanti pugni nello stomaco mi hai dato facendomi capire la strada da percorrere e stavi parlando a tutti. Non mi hai fatto mai sentire fuori posto neppure quanto sono tornato da te coi cocci di un matrimonio che avevi celebrato ma anzi mi hai accolto con la nuova famiglia senza farmi sentire sbagliato nemmeno per un minuto. Hai tenuto in braccio Giulia, Marco e Gabriele allo stesso modo, con lo stesso meraviglioso sorriso. Qualcuno oggi al funerale ha detto che eri il nostro Gesù. Ecco eri la luce nel buio perpetuo di questo quartiere, nel degrado inarrestabile di questa città, nelle pericolose caverne della mia anima; ecco il dolore profondo che ho sentito alla notizia della tua morte:eri la mia guida e io forse completamente non lo sapevo. Quando venivo la domenica speravo sempre di incrociare i tuoi occhi, che mi vedessi, che mi facessi un cenno di saluto e, quando accadeva mi sentivo speciale. "Litigate ma non andate mai a dormire senza aver fatto prima la pace...". Ho registrato col telefono le tue omelie per farle sentire a Luisa quando non poteva esserci e l'orgoglio di farti conoscere a lei è stato uno dei motivi per tornare a vivere ancora nel mio quartiere. Nessun'altra messa, nessun altro sacerdote potrà mai prendere il tuo posto nel mio cuore e per quanto mi riguarda il mio rapporto con la chiesa termina con te.
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