Quando il sole tramonta “dietro al Pasubio” l’altipiano cambia aspetto. Pare davvero che la sera chieda spazio al giorno per preparare il corridoio alla notte. Questa montagna cosi’ grande per imponenza e importanza e’ un libro di storia naturale dove un solo capitolo, quello della Grande Guerra, è più di ogni opera voluminosa sulla storia dell’umanità intera. Questa presenza da sicurezza e tranquillità, punto di riferimento naturale, quasi come una stella per il navigante. Direi che vien voglia di andare sotto le coperte seguendo il giro del sole e facendo il conto a rovescia, quando i raggi non aranciano più il cielo, si potrebbe pure chiudere la giornata con tanti saluti alla vita di corsa delle nostre città. Li il tempo scorre davvero più lento e anche nei movimenti quasi quasi sembra che l’aria sia più densa e ti impedisca di fare in fretta e tagli i file impazziti del cervello e delle consegne. I colori però restano intatti e dove non arriva più il sole eccone altri di uguale naturalezza come il riflesso dei monti o il cambiare del verde dei boschi oppure l’argento degli alberi spogli. Il rosso delle foglie se è autunno. Insomma la montagna che scandisce la montagna prova lampante che tutto si autoalimenta a seconda delle proprie risorse.
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Conviene fregarlo il tempo, non dargli importanza e anche quando vorrebbe presentare il conto, dirgli di ripassare. Perciò siediti, rilassati e inizia a leggere.
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