Oggi abbiamo la prova che la democrazia e la Costituzione in Italia si trovano solo sul vocabolario come si trovano due antiche anfore in un museo, logorate dal tempo, abbandonate in fondo al mare e tirate su per essere guardate dai visitatori che non si chiedono neanche più di tanto a che cosa possano essere servite e a chi siano appartenute. Oggi cediamo il passo a un governo inadeguato che irride il voto e il volto di un popolo che a gran voce vuole il cambiamento ma che con mezzi civili è appurato che non può ottenerlo.
La mia osservazione politica si ferma qui perchè è ben altro il messaggio che vorrei trasmettere: la situazione che andremo a vivere sarà inevitabilmente a questo punto di dolore, povertà, disagio, rabbia, ansia, stress di non farcela, austerità, privazione e, forse unico vantaggio che auspico, apprezzamento delle cose e ritorno ai valori della semplicità ma vorrei anche dire di non farsi prendere dalla paura del futuro perchè la paura è un strumento di confusione che non abbiamo tempo di domare nè ha utilità alcuna nella riorganizzazione della vita di famiglia per reagire a questa crisi. Usiamo piuttosto l'amore, pensiamo a quello che abbiamo e difendiamolo, facciamo quadrato e proteggiamo i nostri cuori, facciamoci forti del sentimento più forte che c'e'. Guardiamo in casa e chi ci vuol bene dev'essere la forza per dire "ce la facciamo". Pensiamo "succede un casino ma ho loro, ho te, ho lei, ho lui" e, visto che l'unione da sempre fa la forza, andiamo per mano ognuno con i propri affetti. Usiamo il sorriso, il calore, la comprensione e non facciamoci guerre interne perchè ora più che mai la famiglia sarà una risorsa imprescindibile per andare avanti...pensiamo solo alla differenza tra il tornare a casa dopo una pessima giornata di lavoro e trovarsi di fronte a un familiare incazzato e disinteressato piuttosto che a uno che ti accoglie con un sorriso, pronto a dirti: amore, papà, mamma, nonna, nonno, figlio, amico....ce la facciamo....assieme....giuro...
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