Che coraggio hai, papà nelle distanze. Il nostro sorriso te lo devi immaginare ma poi, quando siamo lì, recuperi: tutto di corsa e attento pure a non inciampare nel troppo amore. Nessuno nè la migliore delle madri sa la fatica che fai. Soprattutto per questo per noi sarai sempre...L'EROE.
Il papà che è distante dai figli deve per forza dotarsi di una magnifica immaginazione. Deve pensare tutti giorni, "guardarsi" i suoi bambini mentre si svegliano, fanno colazione, si vestono e vanno a scuola. La sua mano immaginaria deve esseri li, con loro, mentre attraversano la strada. Questa forma mentis è uno dei caposaldi della salvezza psicologica che un padre deve costruirsi per andare avanti nella distanza dai figli dopo la separazione.
Il dolore va distribuito, spalmato e rateizzato, se possibile, perchè altrimenti rischia di essere insostenibile. Ci sono padri che si trovano in mezzo a una strada da un giorno all'altro per cui hanno a che fare con una tragedia che li vede di fronte a una realtà che magari non sempre, mentre prendeva forma, hanno voluto guardare a fondo. Le crisi non sono mai casuali: sono figlie di anni di disagi, incomprensioni e magari conseguenza di un amore zoppo fin dall'inizio: poca convivenza, poca conoscenza dell'altro, fretta, superficialità, svista. L'amore deve essere profondo e per esserlo richiede rispetto, ricchezza di stima reciproca e deve essere rivestito dal voler esclusivamente "il bene" dell'altro. Ne deriva che un bel giorno il più determinato della coppia prende una decisione e per l'altro si apre il baratro sotto il suo già scricchiolante e rappezzato pavimento col tappeto.
Poi ci sono i padri che scelgono loro di andare consapevoli (mai abbastanza) di alcune conseguenze: ecco che la sofferenza è allora centrata sulla distanza dai figli e quindi rendono al meglio verso di essi ma qui si svela inevitabilmente l'altra parte della medaglia: il tortuoso percorso verso la riconciliazione con loro.
Devi lavorare sodo con noi, papà, perchè sei quello che è andato via. Ma un giorno sapremo riconoscerti.
Che bella cima da toccare!
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