Milos ha l'aspetto di un cavalluccio marino ricurvo su di se che riposa nel mare. E' un'isola dai sapori antichi, dai colori nuovi e da un vento complice che salva dall'inferno del sole che si mischia al calore ancora vivo del vulcano da cui essa è risorta. Milos è oikìa di vento nei sapori e nei profumi, nella compagnia dei gatti che con le loro sinuosità affrescano le strade e i ristoranti pronti ad ammaliarti in cambio di qualcosa che profumi di cibo. Il mare si cambia vestito con le onde e con spiagge ogni volta diverse: fresche, assolate, deserte, affollate, vicine e lontane che alcune, per raggiungerle, mi ricordano le strade tortuose e di sassi che in montagna ti portano alla cima. Qui la soddisfazione la si assapora al contrario, una volta scesi, l'orizzonte del mare è ugualmente bello come quello dei monti.
La cura delle case è bandiera assieme al vessillo bianco e azzurro e gli occhi delle finestre così truccate accompagnano di buon grado l'ospite curioso e affascinato dallo scorrere dei colori che sono soltanto due ma fanno allegro e gioioso arcobaleno assieme alla vastità iridea del mare che, a seconda della latitudine e del momento della giornata si mette un vestito, sempre il più bello. Ogni mulino a vento, ogni spiaggia, ogni sabbia e ogni onda hanno una storia da raccontare, una bollicina da scoppiare, una corrente da cui lasciarsi trasportare. La gente è cordiale e ti conosce già come solo sa fare da sempre l'uomo di mare che ne ha scritte di storie, di traversate di intere giornate dominate dal vento che minaccia di non farti tornare. Milos è un vulcano, di tramonti ma anche di sorprese, di giovani in cerca di libertà che spuntano di sera, di racconti da ascoltare anche se non ne riesci a capire nè parole nè musica di una cultura talmente vasta e remota che ha fatto da culla alla culla del mondo, da madre a madre natura, che ha insegnato le regole della vita, degli scambi e della strategie economiche a chi ora non sa nemmeno più il perché.
Milos ti abbraccia quando arrivi, piccolo Ulisse, da un viaggio sterminato con quel golfo disegnato in persona dalla dea Accoglienza e la grande chiesa che suona ogni ora incantata di questa meravigliosa cartolina dipinta dal vento di ogni colore, incorniciata e allegra di bianco e di blu.
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