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Immagine del redattoredanilocazzulo

La misura delle certezze.

Aggiornamento: 19 nov 2020

Dal balcone di questa casa in mezzo ai monti sto seduto a guardare l'orizzonte disegnato di belle cime, verdi alberi, accoglienti case e un grande campanile che rende senza tornaconto alcuno quella sicurezza e quella familiarità che andavo cercando. Sono capace di restare seduto qui anche per un'ora consecutiva che sia giorno o che sia sera e mi piace osservare la via col suo lampione acceso e spento e immaginarne la vita che vi è scorsa negli anni. Sento cigolare le ruote di un carro al ritorno dopo una giornata stanca nel bosco a tagliare la legna che ora profuma già di bruciato nella stufa in una sera di fine estate. Mi pare di scorgere la sagoma di un uomo, sacco in spalla, che dopo anni di lavoro in un luogo straniero è tornato con il treno e, affamato e sporco troverà un piatto di polenta nella emozionante sorpresa di una povera famiglia che non ne aspettava il ritorno. Sento i saluti dei paesani all'indirizzo di un giovanissimo soldato che rientra per la licenza ma anche le grida di una madre che non vedrà più il suo. Si sentono le esplosioni, ancora, delle cannonate che dai forti sparavano a valle mentre dalla parte opposta dell'altopiano una donna difendeva il suo misero ma dignitoso orto dall'insolenza dei cavalli del regio esercito. Quante cose passano con una lentezza che si concilia con la vita. Le cataste di legna sono lì a rappresentare nella loro artigiana architettura che l'ennesimo inverno sarà affrontato ad armi pari, senza timore nonostante la sua evidente superiorità. Qui le certezze non mancano perchè sono misurate con la capacità del fare umano, con il vorticoso girare d'api che dai fiori attingono l'energia e la restituiscono sotto forma di miele che assieme alla legna riscalderà il cuore di chi sa affrontare l'inverno perchè lo rispetta. E noi? Saremo in grado noi di affrontare l'ennesima stagione di disorganizzate vicende cittadine? In fondo per stare bene serve così poco mentre l'uomo in città riesce a complicarsi la vita nella ricerca di un inutile benessere che gli si ritorce puntualmente contro. La povertà intangibile ma evidente che si è installata nell'animo delle persone supera di gran lunga quella concreta di questi paesi dove resisteva sulla tavola e nei vestiti mentre le risorse interne erano ricche e dorate praterie.

Ora resto qui ancora un poco su questo terrazzo mentre sotto i ragazzi hanno formato un gruppo e giocano a palla dimenticandosi di telefoni, applicazioni e videogames. Dal silenzio di poco fa adesso resto a godermi la loro vera e fantastica inventata libertà.

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1.11.1921

1 komentar


esseciamministrazioni
15. stu 2020.

È proprio povera la vita di città. Deludente illusione, vuoto luccicare di neon al posto di oneste lucciole.

Sviđa mi se
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