Parole e gesti contano.

Si dice che i figli fino da neonati siano dotati di micro antenne che captano qualunque segnale possa riguardarli o nozioni comunque utili alla loro missione atavica ovvero capire chi sono, dove devono stare e quale importanza hanno per gli occhi e il cuore dei loro genitori. Altri semplificano con il detto "sono spugne" ma il messaggio è identico: massima attenzione nei gesti, nelle parole e anche nei pensieri specie nei primi dieci - dodici anni di vita dopo di che potrete morire che loro vi passeranno sopra senza accorgersi di nulla. Nelle crisi matrimoniali sarebbe opportuno non fare trapelare discussioni, malesseri e, ovviamente, gesti inconsulti come scatti d'ira, insulti o addirittura violenze. Il bagaglio del riguardo è cosa che, se preparata con ordinaria attenzione, si rivelerà compagna utile nella crescita dei figli anche dopo una eventuale separazione. Certo, la sofferenza non verrà meno ma la sensazione ai loro occhi che entrambi i genitori nonostante non si amino più siano comunque brave persone è elemento fondamentale per il futuro comportamento e per un affaccio più sereno sul balcone della vita, di fronte a un panorama irrinunciabile.

Quando ho capito che la mia strada era un'altra sono stato ben attento che i miei figli non fossero presenti nel momento in cui raccoglievo le mie cose come del resto mai avevano partecipato alle eterne discussioni con la loro madre anche se i muri di casa non sono mai troppo spessi e gli sguardi dei malesseri successivi dicono più di ogni parola.

Il lavoro grosso avviene ovviamente in seguito quando bisogna spiegare loro la verità come si racconta di un crollo a chi era passato da lì un attimo prima ed era ancora tutto in piedi. Si tratta di un lavoro ingrato ma doveroso e obbligatorio che qualcuno deve pur fare: certo, più comodo e facile sarebbe l'evidenza dei fatti ma forse il dolore nel vedere mamma e papà costantemente in guerra sarebbe maggiore o forse no, forse sono diversi e lancinanti entrambi. Di sicuro sono immeritati e ingiusti. La medicina è fatta di ingredienti come attenzioni, parole e abbracci non per forza alla ricerca del perdono ma verso la sensazione che la vita può comunque essere bellissima nonostante tutto.