I primi mattoni per la ricostruzione di una vita funzionale e operativa arrivano a bordo di un camion che te li scarica dove capita. Firmi e se ne va. Già è tanto che arrivino ma a volte te li devi andare a cercare in giro con la tua auto sgangherata se ancora ne hai una. Di solito li trovi sparsi in giro, alcuni interi, altri rotti. Conviene raccogliere tutto e mettere da parte perché il momento lo richiede. Un padre che riparte da zero (perché è così) è un uomo che riparte da sottozero nel senso che prima deve mettere al riparo se stesso, trovare una tana dove riorganizzarsi per poi ripensare immediatamente anche al ruolo di padre. Non tutti ci riescono e allora si innescano meccanismi che possono risultare deleteri anche nel rapporto coi figli. La rabbia, scapestrata e subdola compagna ti attende sempre in ogni angolo, ti fa maledire puntualmente le presunte cause che ti hanno portato li, ti acceca nella ragione a senso unico dove difficilmente la razionalità pesta e dolorante riesce a esprimere una sua opinione. Tra i primi mattoni da riordinare in questa casa della ripartenza ci sono quelli per costruire una stanza a questa scellerata rabbia. E’ lei la parte di noi più attiva, che imperversa e che è sempre presente sulla nostra scena nei primi mesi , se non anni, della separazione. Andrebbe chiusa dentro a una stanzetta senza cibo e senza acqua chè intanto si nutre di tutt'altre energie: insomma andrebbe lasciata al suo destino che non per forza deve avere a che fare col nostro. Ogni tanto ma solo raramente, bisogna andarla a trovare per vedere quanta veemenza e auto alimentazione ancora possiede e concedersi a lei magari in compagnia di chi può aiutarci o di chi ci vuole bene: piangendo, dando un senso a quel vecchio piatto che potremo finalmente scagliare per terra con forza oppure parlando e facendoci stringere da qualcuno. Tutto questo nel doppio ruolo dell’uomo / padre che dovrà prepararsi immediatamente a sostenere quello del figlio che della separazione non può nè deve in nessun modo assumersi alcun carico e colpa perché tutto ciò non deve competere al suo tempo .
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Conviene fregarlo il tempo, non dargli importanza e anche quando vorrebbe presentare il conto, dirgli di ripassare. Perciò siediti, rilassati e inizia a leggere.
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Riflessione che vale anche per le donne. Grazie.