Più insieme.

Da anni non avverto più gusti e odori. Il Covid non c'entra. Dopo un'operazione alle vie nasali la situazione è diventata cronica. Solo con l' aiuto di farmaci da dosare per non fare altri danni riacquisisco brevemente queste facoltà. Non è che mi dispiaccia in fondo non sentire certi effluvi soprattutto in contesti di degrado nè certi aliti pestilenziali o sottobraccia trascurate ma quando brevemente riconquisto l'olfatto allora mi rendo conto che questo senso ha un valore immenso. Tutto ciò che ci sembra dovuto ce lo portiamo dietro con una scontatezza sfrontata ma non v'e' alcuna certezza. Domani può scomparire. Sono sempre stato fautore di incontri e scambi di tempo nel tempo libero e avevo ragione. Ora non ci si può più incontrare, non ci fanno incontrare e l'abbraccio che è la medicina naturale più efficace che ci sia che però arricchisce solo chi ne fa uso, è stato messo al bando come ennesimo step di questo a noi oscuro disegno. Senza abbracci e incontri siamo deboli, le difese immunitarie calano e ci si ammala. Ora che questo appagamento corporeo fondamentale manca vorremmo averlo, vorremmo abbracciare tutti e stare con tutti e allora perchè prima non lo si faceva? Perchè c'era sempre qualche impegno che ce lo impediva? Siamo soli, questa e la realtà e se tutto tornerà in una direzione normale (non dico come prima) non dimentichiamoci di questa cosa, cerchiamo di stare più insieme, di fare popolo, quello genuino del vino, dei sabati sera con le cucine da risistemare, delle risate, delle ricette, dei giochi da tavolo, di una tavola con la tovaglia rossa a quadri e di sedie di paglia dove la voglia di essere uniti cacci una volta per tutte questa insopportabile fabbrica di alienazione che sta volutamente attentando alla vita nostra ma soprattutto dei nosti figli. Riempiamo le agende di incontri, le menti di salubri idee e se non avrete voglia di preparare cene e pranzi, andate dal rosticciere sotto casa. Dividiamo le spese e lo facciamo lavorare.