Non è facile scrivere su questo argomento, soprattutto perchè si ha tutto da perdere e tutto da dimostrare laddove la tradizione, il costume e, perchè no, la religione ovvero gli schemi, non sono ancora pronti a questo tipo di argomento. Separarsi conviene, quando conviene. E, quando conviene? Ovviamente non quando una coppia è felice e serena. Si, ma quando è felice e serena? Queste ed altre sono le domande che in prima battuta appaiono retoriche ma che in realtà sono sempre quelle che fanno da indici nell'andamento di una coppia sia essa sposata o semplicemente convivente. Innanzi tutto bisogna distinguere le due branche della separazione: quella reale, emotivo-sentimentale e quella economica: mi soffermo sulla prima poichè la legge del cuore e dell'anima non fa distinzione tra uomo e donna mentre nella seconda al 99 per cento, codice alla mano, a rimetterci è quasi sempre l'uomo per cui in questo frangente liquidiamo l'argomento, smentendo quindi il titolo, rivolgendoci al sesso forte (?): uomini, separarsi non (vi) conviene. Il mio vuole essere un viaggio verso la consapevolezza che separarsi è una salvifica scelta di vita come ce ne sono tantissime altre che durante questo viaggio capita di dover fare; come lasciare un lavoro che si, magari ci da la possibilità si di avere uno stipendio ma che allo stesso tempo ci porta una pessima qualità di vita e a volte ci conduce anche alla morte, accidentale se è ad alto rischio oppure nel tempo se ci provoca stress profondo o che ci fa ammalare in qualche modo. Quante volte sento persone scontente che raccontano del proprio lavoro e si sentono rispondere che un lavoro sicuro è meglio tenerselo...si ma la pelle? Che prezzo ha la vostra? Preferite chiamarla anima? Ecco che allora la vostra autovalutazione, anche dei meno autostimanti, prenderebbe il volo.
Il rapporto di coppia è sostanzialmente un lavoro,anzi è Il Lavoro, un contratto che si firma tra due anime piene dell'inchiostro delle migliori intenzioni perchè una delle prime constatazioni che facciamo all'inizio di una relazione è quella di verificare se stiamo bene in compagnia del partner come se fosse un periodo di prova dove ognuno è datore di lavoro e lavoratore dell'altro nello stesso tempo. Separarsi conviene quindi prima al cuore e all'anima, insomma alla nostra vita. Se stiamo male ci curiamo con le medicine, non aspettiamo di finire in ospedale se possiamo: ugualmente quindi, perchè soffrire a oltranza?
Invece vige ancora la cultura del bene per i figli, dell'apparente rispetto verso l'altro, del giudizio della gente, tutti falsi paradigmi che si innescano per rimediare forse all'unico vero errore: meno ego, meno fretta, più introspezione, più amore verso se stessi e più domande sul fatto che lui o lei siano le persone giuste fin dall'inizio o quantomeno al momento di parlare di vita insieme.
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