Ora che questo tempo ci divide forzatamente, più che mai si accarezzano momenti passati che lì per li' potevano apparire scontati. Incontrarsi con gli amici. In realtà c'era sempre qualche difficoltà portata dagli impegni e dalla vita complessa che ognuno di noi conduceva prima di questa maledetta pestilenza. Scrivevo un piccolo sfogo allora e oggi, più che mai vorrei riportarlo affinchè ci si tengano stretti momenti, idee e proposte "indecenti" di passare qualche ora assieme. Una volta usciti da questo tunnel al momento senza luce invito tutti a farlo. Frequentatevi spesso!
"Peccato che non ci sia più la voglia di incontrarsi per passare una giornata assieme. Ci lasciamo un altro inverno faticoso alle spalle e altro tempo inesorabilmente trascorso. Il calendario ci regala feste e bel tempo ma non la volontà di ritrovarci uniti. Pare che organizzare una giornata all' aria aperta sia impossibile e troppo impegnativo. La sensazione è che ognuno si chiuda in se e che la condivisione fisica lasci il posto a quella virtuale sui social. Quando ero bambino in queste giornate la mia casa si riempiva di persone, amici e amici di amici ai quali si aprivano le porte e con i quali si cominciava una nuova storia oppure ci si perdeva subito ma era comunque energia pura con giornate di aria nuova e di giochi dove anche i grandi erano per un po' di tempo senza pensieri. Oggi la mia sensazione è quella di trovare tante porte chiuse ogni volta che provo a fare una proposta e ormai prevale la soggezione pure nel provare a chiedere una disponibilità. Eppure sarebbe così bello confrontarsi davanti a una bella tavola, chiedersi come va, come si sta, se c è ancora posto per una speranza da coltivare assieme non solo per i nostri figli ma anche per noi che abbiamo ancora molto da dire e chiedere a questa vita. In fondo cosa altro ci resta dopo tutte le fatiche e le disillusioni quotidiane? Una porta aperta con un prato e bambini che corrono. Mi sembra proprio un bel movente."
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